Comano: Cosa vedere

Cenni storici di Comano

Il comune di Comano è situato nel parco dell’Appennino Tosco-Emiliano. Storicamente appartenente al condottiero Spinetta Malaspina detto “Il Grande”, il borgo passò sotto l’influenza e la protezione di vari comuni e marchesati, fino ad essere finalmente proclamato comune autonomo il 26 Aprile 1918.

Cosa vedere

Comano sorge in una stretta valle alle pendici dell’ alpe Camporaghena. Le tante frazioni in cui è suddivisa e il borgo centrale che dà il nome al comune sono il punto di partenza ideale per prendersi una pausa ed immergersi completamente nella natura incontaminata, ricaricando i polmoni con l’aria pura che questa zona d’Italia offre.

Castello di Comano

Una delle attrazioni più gettonate è senza ombra di dubbio l’antico Castello di Comano, che si trova nell’Alta Lunigiana: della struttura originaria restano oggi solamente la torre cilindrica del XIII secolo e la cortina muraria risalente al 1.400. La struttura e l’intera vallata sono’ dominate da un’imponente torre circolare posta nel punto piu’ elevato del colle, circondata da una grande cinta muraria di forma trapezoidale. Lungo le mura s’innalzano numerose torri di fiancheggiamento, tra cui spicca un’unica porta di accesso rivolta al monte. La sommita’ della torre e’ priva di merlatura, ma vi si possono notare tuttora i beccatelli in pietra che sostenevano l’apparato difensivo a sporgere, realizzato in legno. L’ingresso all’interno della torre avveniva originariamente attraverso un piano rialzato. Il posto ideale dove respirare l’atmosfera del Medioevo più autentico e fantasticare sulle battaglie affrontate dai nostri avi.

Lago Paduli

Al confine tra Toscana ed Emilia Romagna si trova il lago Paduli, un vero e proprio spettacolo per gli occhi di qualsiasi turista. Questo piccolo specchio d’acqua offre una vista mozzafiato in qualunque periodo dell’anno, ma è soprattutto nei mesi autunnali che i colori rossi e gialli delle foglie regalano fotografie da incorniciare e aiutano il visitatore a tornare in contatto con  la natura incontaminata.

Di origine artificiale, si è formato a seguito della deviazione del torrente Enza per opera della costruzione della diga del Paduli, meglio conosciuta come diga del Lagastrello. Le sue dimensioni sono piuttosto modeste, lungo intorno ai 1.500 metri e largo 350.
Se ci si trova in zona vale la pena prendersi qualche ora per visitare i dintorni, il lago dista poche centinaia di metri dai due comuni emiliani di Monchio delle corti (Parma) e di Collagna (Reggio Emilia). Nelle immediate vicinanze, ad appena un paio di km, possiamo fare una bella passeggiata per i boschi del monte Malpasso, un luogo ideale per staccare la spina .

Monte Gioco

Collocato sull’Appennino Tosco-Emiliano, il Monte Giogo separa Parma dalla vallata della Lunigiana. Il monte ha una storia particolare: per diversi anni ha ospitato un’importante base NATO. La base militare venne progettata nel 1956, in piena guerra fredda, con lo scopo di fare da ponte di comunicazione e base operativa, compito che svolse egregiamente dal 1960 al 1995.
L’ex base NATO è costituita da quattro enormi antenne e da alcuni edifici dipinti del tipico verde militare,  adibiti ad uffici e dormitori per gli addetti ai lavori.

Si dice che i primi segnali del World Wide Web, più comunemente conosciuto come internet, siano partiti proprio dalle reti di comunicazione utilizzate nella base. D’altronde si sa, le grandi innovazioni tecnologiche nascono sempre per necessità militari. Ogni anno appassionati di tecnologia e turisti si recano su questo monte per osservare da vicino il luogo da cui tutto ebbe inizio, magari per scattare qualche foto da pubblicare sul web!

Per arrivare in cima la strada è sterrata e stretta, si consiglia quindi di lasciare l’auto poco prima ed affrontare una breve camminata fino all’arrivo alla base. I più pigri e coraggiosi potrebbero chiedere un passaggio ai tanti cavalli bradi che pascolano nella zona, solitamente sono molto docili.

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