Il Salento è una meta imperdibile non solo per gli amanti del mare, ma anche per la sua variegata offerta culturale.
Spesso ci si concentra soltanto sulle città principali, come Lecce o Gallipoli, senz’altro tappe di straordinaria bellezza, oppure sui famosi centri del turismo balneare.
Tuttavia, per non perdersi la vera essenza della Puglia, non si può non visitare uno di questi bellissimi borghi, a volte poco conosciuti, ma non meno ricchi di storia e di fascino, puntellati o da antiche torre di avvistamento o masserie.
Recuperate nel corso degli anni, sono diventate oggi un punto di riferimento per chi cerca una vacanza a contatto con la natura, come ad esempio Masseria Chicco Rizzo, a pochi Km da Lecce.
Otranto, la fortezza che si affaccia sul mare
Questo comune è il più a oriente d’Italia, ed ha l’aspetto di una fortezza che si affaccia su un mare quasi caraibico.
Il borgo è circondato da mura che si varcano attraversando la Porta Alfonsina, e presenta segni di fortificazioni contro le invasioni dei Turchi, che per quasi un secolo governarono la città, importante snodo commerciale.
Il centro storico è un labirinto di vicoli e case in pietra viva, e comprende il Castello Aragonese, baluardo contro i saraceni, e la grande Cattedrale.
Quest’ultima, risalente al 1088, è stata ricostruita dopo la cacciata dei mori, e racchiude i resti degli 800 martiri che avevano sacrificato la propria vita in nome del Cristianesimo contro i Saraceni, nonché il più grande mosaico pavimentale d’Europa.
Nei pressi di Otranto è inoltre possibile visitare i Laghi Alimini e l’ex Cava di Bauxite.
Santa Cesarea Terme e le sue ville
Santa Cesarea Terme ospita numerose ville ottocentesche, costruite dai nobili dell’epoca, che la rendono un borgo unico nel suo genere.
Si tratta di edifici in stile Liberty e Neoclassico, tra i quali spiccano Villa Raffaella, che al giorno d’oggi ospita i turisti, e Villa Sticchi, caratterizzata da un particolare stile che si ispira all’Egitto.
Ad attirare l’attenzione dei nobili, fu la presenza di grotte dalle quali sgorgano sorgenti di acque sulfuree, dalle particolari proprietà curative.
I benefici di queste acque, in realtà erano conosciuti già da epoche passate, ma il borgo di Santa Cesarea Terme riguadagnò la fama quando, alla fine dell’Ottocento, furono costruite le terme, che attrassero la nobiltà.
Essendo edificata su un’altura, Santa Cesare Terme si sviluppa su strade a vari livelli collegate fra di loro da scalinate, e culmina nel punto più alto con un bosco di pini di Aleppo nel quale è possibile fare trekking.
Una delle attività preferite dai turisti è la visita in barca alle grotte sulfuree, mentre, naturalmente, da maggio a novembre è possibile godere del centro termale.
Castro, l’antico villaggio di pescatori
Il paese di Castro si divide in due zone: Castro Marina e Castro Superiore.
Se l’obiettivo è godersi il mare, si può rimanere nella parte bassa, ossia Castro Marina, borgo di pescatori dove non vi sono spiagge, ma scogliere.
Castro offre un notevole colpo d’occhio per via delle sue casette bianche abbarbicate su un’altura.
Si tratta di Castro Superiore, la parte antica, abitata già dalle epoche romane e divenuta sede vescovile tra il XII e XVI secolo, caratterizzata da fortificazioni risalenti al Cinquecento.
Tra i posti da visitare ci sono il castello, il Palazzo Vescovile e la Cattedrale.
Come Santa Cesarea Terme, anche Castro offre una costa ricca di grotte, tra le quali tappa obbligatoria è la Zinzulusa, il cui nome deriva dalle grandi stalattiti e stalagmiti che si possono ammirare all’interno.
Di particolare rilevanza storica è Grotta Romanelli, che riporta sulle pareti graffiti del paleolitico e fossili di animali progenitori dei pinguini, ma purtroppo non è visitabile.
Tra quelle visitabili, ci sono invece la Grotta Azzurra, Grotta delle Streghe e Grotta Rotundella.
Galatina. scrigno del Barocco
Galantina è un pittoresco borgo caratterizzato da ben cinque porte di accesso, di cui tre fanno parte del sistema murario che circonda il centro storico.
Quelle ancora visitabili sono Porta Luce, Porta dei Cappuccini e Porta San Pietro.
Passeggiando nel centro storico, c’è il Palazzo Ducale, risalente al XVII secolo, e la Torre dell’Orologio, eretta in occasione dell’Unità d’Italia.
Impossibile non visitare i palazzi nobiliari Orsini, Venturi, Baldi, Congedo e Bardoscia, e completare l’itinerario ammirando la facciata della Chiesa Madre.
Calimera e i comuni della Grecìa Salentina
La Grecìa Salentina è una parte del Salento che comprende paesi sui quali l’influenza greca si è fatta sentire molto di più rispetto al resto della Puglia, rintracciabile nell’uso di un dialetto chiamato “griko”.
Calimera (il cui nome in greco significa “buongiorno”) è un piccolo borgo che conserva una stele proveniente direttamente dall’Acropoli di Atene.
A poca distanza da Calimera si trova la Sacra Roccia di San Vito, un monolite dal diametro di circa un metro con un foro al suo interno, attorno al quale è stata costruita la chiesa dedicata al santo.
Molto spesso la Chiesa Cristiana edificava santuari su preesistenti luoghi di culto pagani, e questo non fa eccezione: secondo le credenze, se il giorno successivo alla Pasqua, si inserisce la mano nel foro del monolite, ciò auspica fertilità e guarigione delle malattie.