Nella parte alta del centro storico di Pontremoli si erge nella sua imponenza il Castello del Piagnaro, strategicamente posizionato nel punto in cui via di Monte Bardone risaliva verso il Passo della Cisa. Dalle mura è possibile ammirare il centro del borgo e i due corsi d’acqua che scorrono sotto di lui, il torrente Verde, ed il Fiume Magra.
Il tetto è formato, fin dalla sua costruzione da caratteristiche lastre in pietra grigia, denominate appunto “piagne”, da cui deriva il suo nome.
L’ispirazione architettonica è frutto di costruzioni e sviluppo in epoche diverse: Ci sono finestre di epoca Gotica del XIV secolo, nella sede del Governatore, il mastio risalente al 1435, il corpo centrale sede della caserma fino al XIX secolo, e gli spalti risalgono al XVIII secolo.
Visse un periodo di degrado importante, ma da quando si decise di destinarne una parte per istituire il Museo delle Statue Stele, iniziò il suo recupero.
Pontremoli è cittadina risalente al periodo dell’alto Medioevo, ed il suo nome deriva da Ponte Tremulo, il vacillare del ponte che era presente ancor prima della istituzione del centro abitato. Il Vescovo di Canterbury Sigerico ne ricorda il nome nel suo diario di viaggio lungo la strada francigena in ritorno da roma alla fine dell’anno 990. Per un periodo del XIII secolo fu Comune Libero, mentre dal XIV alla metà del XVII ve ne succedettero diverse famiglie( Fieschi, Antelminelli, Visconti, Sforza, Pallavicino, Noceti) fino a che non venne acquistato dal Granducato di Toscana, nella metà del’800 fece parte per un decennio del Ducato di Parma e Piacenza.
Indice dei Contenuti [Nascondi]
Visita del Castello del Piagnaro
Si comincia la visita al Castello con il Museo delle Statue Stele, un misterioso popolo di pietra, e la visita si divide in due fasi, prima emozionale e poi didattica. Il colore della pietra delle stele si contrappone al colore scuro della pietra del castello, accompagnando con un gioco di luci i visitatori in un percorso storico che va dal 3000 avanti Cristo fino al diciottesimo secolo. Si può vedere le tre tipologie delle Stele e il territorio della loro diffusione. Successivamente nella sala delle Sette sorelle, rappresentata dalle stele di Groppoli.
Il percorso successivo continua sino alla prima piazza, dove c’è la cappella cinquecentesca di S. Geminiano e il pozzo. Nella cappella si trova l’architrave del Palazzo dei Vescovi di Brugnato del Rione S. Pietro. Dalla terrazza si può vedere dall’alto il borgo di Pontremoli e tutto il territorio che lo circonda.
Nella seconda piazza sono collocate la foresteria e il maschio, la Torre Sentinella della Port di Toscana.
Orari di apertura
01 Ottobre – 31 maggio |
01 giugno – 30 Settembre |
orario continuato 09.30 – 17.30 chiuso il lunedì |
orario continuato 10.00 – 18.30 tutti i giorni |
01 agosto – 31 agosto |
festività |
orario continuato 10.00 – 19.30 tutti i giorni |
25 dicembre – chiuso 26 dicembre – aperto 14.30/17.30 01 gennaio – aperto 14.30/17.30 lunedì di pasquetta – aperto |
Biglietti
VISITA CASTELLO |
VISITA MUSEO e CASTELLO |
Ingresso unico 3.00 Euro |
tempo di visita approssimativo 2 ore Ingresso intero 5.00 Euro Ingresso ridotto 3.00 Euro (over 65, under 14, gruppi di almeno 15 persone) |
fonte: Comune di Pontremoli
La Storia
Il Castello del Piagnaro è la fortezza sorta in questo punto strategico a tutela dei passi appenninici e intorno al quale si formò il primo nucleo dell’oppidum medievale, importante centro viario. E’ probabile che la prima fortificazione eretta, una semplice torre, risalga alla prima metà del X secolo. Nella sua storia millenaria frequenti sono state le distruzioni e le conseguenti ricostruzioni che lo hanno portato al suo aspetto attuale. Il Castello ha mantenuto la funzione militare fino alla fine del XVIII secolo. Da sede di Governatori militari nei periodi delle dominazioni milanese-spagnola e fiorentina, diventò caserma di soldati fino ai primi anni del Regno d’Italia, quando fu ridotto ad abitazione di famiglie non abbienti e sede di scuola elementare. Oggi è sede del Museo delle Statue Stele “Augusto Cesare Ambrosi”.
Il Borgo di Pontremoli
Il Borgo di Pontremoli era definito “Unica Chiave e Porta della Toscana, e si trova in un punto strategico della Lunigiana, di cui custodisce la storia e le tradizioni culturali.
Le frequenti piene del fiume Magra hanno distrutto più volte il Ponte Tremulo da cui Pontremoli prende il nome. Il territorio del Comune si estende lungo una superficie di 182 km quadrati. Si pone all’estremo nord della Lunigiana sotto l’Appennino Tosco Emiliano, all’estremo nord della Lunigiana toscana e si collega alle vallate confinanti tramite il passo Cisa, Borgallo, Bratello e Cirone.
Tipici sono i vicoli stretti ed i caratteristici palazzi barocchi. Essendo chiuso tra i due corsi d’acqua che lo caratterizzano, si è sviluppato lungo il percorso che seguono il Torrente Verde ed Il Fiume Magra, fino al suo apice che termina con il Castello del Piagnaro.
Il borgo ha mantenuto intatti i palazzi nobiliari di epoca medievale in stile barocco, e le vecchie botteghe storiche poste sotto il Campanone ovvero la Torre di Castrucco.