Passeggiamo entusiasti per le stradine del centro storico di Gallipoli, in una lucente mattinata salentina, reduci da una deliziosa colazione nel piccolo, elegante bar, a base di pasticciotti e deciso, buon caffè. Zaino in spalla e borraccia al seguito, ci si prepara ad un intrigante tour per l’antico isolotto, cuore originario della “città bella” – Kallípolis –, alla scoperta di costruzioni storiche, devozionali e civili.
Nel reticolo medioevale dell’isolotto gallipolino – successivamente collegato alla terraferma, zona residenziale moderna, da un ponte seicentesco – attrattive artistiche, sportive, marine si avvicendano incessantemente nell’affascinante atmosfera di una cittadina ricca di storia; sedimentata, quest’ultima, nelle architetture, nei percorsi delle viuzze, nelle melodie dei canti dei pescatori.
Il sacro nell’arte e nella devozione popolare
In una terra in cui il sentimento religioso ritorna frequentemente a dar significato alla vita associata, il senso del sacro risplende nella pietra pazientemente lavorata da fini maestri scalpellini, in forme che destano meraviglia e movimentano facciate di chiese, altari, colonne barocche; non di rado accompagnate alla bellezza di grandi tele, opera di valenti artisti salentini e meridionali.
La Basilica Concattedrale di Sant’Agata è una delle prime tappe di quest’itinerario artistico-religioso, quale gioiello di arte barocca, stupefacente nella figurazione scultorea di santi lungo la facciata, e nella rappresentazione pittorica dell’interno. Vicino alla Concattedrale, sorge il Museo Diocesano; mentre più distante, verso il fronte occidentale del mare, segnato da lungomare Sauro, s’apre il Chiostro dei Domenicani e la Chiesa del Rosario.
È questa zona particolarmente felice in quanto a presenza di siti religiosi: incontriamo così la Chiesa di San Francesco, dalla solida muratura in calde tinte, e – poco più a nord – la Chiesetta della Purità. Quest’ultima, voluta espressamente da una delle confraternite cittadine, presenta la candida sobrietà del prospetto, animato dalla maiolica delle tre effigi rappresentanti la Madonna, San Francesco d’Assisi e San Giuseppe. L’interno dell’edificio contrasta per fasto e bellezza delle maioliche e delle pitture. La piccola chiesa presidia l’omonima spiaggia, pulita e tranquilla, dal cui arenile s’intravede l’isola di Sant’Andrea, sede del faro.
Altre chiese più o meno grandi sorgono nell’ambito del tracciato storico, come pure in quello moderno, oltre il Castello, in prossimità del ponte seicentesco e della Fontana Greca.
Eventi religiosi, processioni per terra e per il mare
In merito alla devozione popolare, numerosi sono gli appuntamenti che scandiscono la vita religiosa durante l’anno, animando suggestive celebrazioni nel periodo della Settimana Santa, lungo le vie di Gallipoli, o riti che hanno ad oggetto la distesa blu: come la deposizione di una corona per le vittime del mare, durante la processione di San Francesco di Paola, in luglio, o la benedizione del mare nel corso del corteo dell’Addolorata, il sabato santo.
Altre ricorrenze, quali la fiera di Santa Cristina (23 e 24 luglio), la festività della Madonna del Canneto, o della Madonna del Rosario – in ottobre – registrano la viva partecipazione di gallipolini e loro conterranei.
Nell’abitato storico: residenze popolari e signorili
Una volta fatta tappa per le tante strutture sacre, e concessa una piacevole sosta in compagnia del celeberrimo “caffè in ghiaccio con latte di mandorla” – vera e propria istituzione della vacanza salentina –, il nostro itinerario si arricchisce delle bellezze residenziali del nucleo vecchio. Le stesse vie, strade, scorci incantati, piazzette, concorrono alla sua magia; mentre dimore di pescatori o di agiate famiglie suscitano la nostra curiosità. E così ci si trova ad ammirare Palazzo Romito – De Pace, Palazzo Venneri, Pizzarro, Briganti, giusto per citarne alcuni.
In particolare, uno di questi, Palazzo Granafei, in via De Pace, riserva un ulteriore dono, ovvero la presenza di un frantoio ipogeo – si ricorda l’importante produzione olivicola nella storia del Salento –, reso visitabile, fruibile.
E qui, affidati ad una esperta guida, ci muoviamo per gli antri sotterranei, osservando strumenti e pesanti macine di un duro, cruciale lavoro.
L’area portuale e alcuni servizi annessi
Dalle profondità della terra alla linea del mare il passo è breve: accarezzati dalla brezza, lungo il molo proteso nello Ionio, guardiamo le grosse imbarcazioni nella zona ponentina dell’isola.
Il lungomare Marconi interessa questa parte di mare, dove organizzano le loro attività il circolo velistico e il punto noleggio bici.
Il buon tempo del cibo
La sottile aria marina risveglia il piacere del tempo leggero, condiviso alla calda luce di una taverna o di un accogliente ristorante, al cospetto di prelibatezze locali e buon vino. Del resto, riguardo a questo, non resta che l’imbarazzo della scelta…