Siamo nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia e qui giace, appollaiata su un vasto colle dalle punte aguzze dei suoi campanili, la città di Altamura. Tra immense distese di coltivazione di grano, aride steppe incolte e qualche macchia boschiva, l’asfalto rompe la durezza della pietra calcarea della Murgia e accompagna i viandanti di tutto il mondo dritti nel cuore della città. Qui, immutato nel tempo, sorge il borgo antico medievale che tra stradine tortuose, il Corso stretto che divide il centro storico in due e i palazzi storici dai grandi cortili, protegge la superba Cattedrale dedicata alla Madonna dell’Assunta.
La cattedrale di Altamura
La cattedrale di Altamura collocata al centro del borgo antico medievale in stile romanico-gotica e dedicata all’Assunta, è una delle quattro basiliche palatine della Puglia. La sua costruzione risale ai tempi dell’imperatore Federico II di Svevia (1228-1232 d.C.) e preannuncia la rifondazione della città. La facciata attuale della cattedrale di Altamura è dominata da due maestosi campanili ed è ricca di delicate finestre monofore, bifore e trifore. Il portale, il più ricco di Puglia, è dominato dalla guardia di due maestosi e fieri leoni in pietra che permettono l’accesso a chiunque desidera addentrarsi nell’antico duomo. All’interno, pronti ad accogliervi, il ricco soffitto ligneo decorato con stucchi d’oro, le tre navate suddivise da colonne e pilastri che testimoniano l’epoca Federiciana, le 12 cappelle laterali e i matronei. Solenne invece è il presbiterio arricchito da uno sfarzoso coro in legno di noce del 1543 con i suoi 78 stalli, massicciamente intagliati.
I claustri del borgo antico di Altamura
Fu su ordine dell’Imperatore Federico II di Svevia che il borgo antico venne ripopolato dalle genti dei paesi limitrofi, compresi greci ed ebrei delle zone del suo regno. Al popolo che vi abitava fu concesso gratuitamente la coltivazione della terra e la ricostruzione delle case. Così i ruderi di una città antica divennero il nuovo centro abitato dell’antico borgo medievale di Altamura. Il borgo diviso in quattro quadranti accoglieva ad est i greci e i saraceni mentre ad ovest i latini e gli ebraici. Oggi passeggiando nel borgo antico è ancora possibile scorgere la storia di Altamura tra i vicoletti e le visite dei claustri, (dal latino claustrum, luogo chiuso) tipiche piazzette chiuse. Nel borgo antico della città se ne contano più di 80 e si caratterizzano per la doppia conformazione architettonica: quello a stile greco, con slargo tondeggiante con al centro solitamente un pozzo, e quello a stile arabo, una strada a fondo cieco con in fondo il pozzo per la raccolta delle acque piovane. I claustri, ancora oggi, abitati dai pochi anziani, come allora, garantiscono il vivere in comunità della gente, delle tradizioni, della fede e degli usi e i costumi popolari che si fondono nel crogiolo della civiltà contadina.
Usi e costumi del borgo antico di Altamura
Altamura, la cui origine si perde sin dalla notte dei tempi, conserva ancor ‘oggi i reperti della sua antica civiltà nel Museo civico della città dove gelosamente è conservata la storia dell’antico uomo di Neanderthal ritrovato nella vicina grotta di Lamalunga (7 ottobre 1993). Doveroso inoltre citare la festa della Madonna del Buon Cammino che tra religiosità e folclore celebra la domenica successiva al 15 Agosto di ogni anno il ringraziamento alla Santa in visita alla città in processione con cavalli, cavalieri e buoi. Altamura, come è noto, si forgia del nome di “Città del Pane” per essere stata la prima città del mondo a certificare con una denominazione di origine protetta (DOP) il suo pane di semola rimacinata di grano duro preparato seguendo le antiche tradizioni tramandate dalle massaie di un tempo. Imperdibile, inoltre la festa medievale del borgo antico di Altamura dedicata a Federico II di Svevia, Federicus: una sorta di macchina del tempo capace di riportare nell’epoca Federiciana i visitatori che accorrono alla riscoperta di tradizioni e sapori che da allora fino ad oggi si tramandano nella città murgiana.